en-Il Natale e le festività in Finlandia

24/01/2025

Natale in finlandese si dice "Joulu" e il mese di dicembre si chiama "Joulukuu", tradotto letteralmente in "Natale" e "luna". Forse questo già rende su quanto è importante il Natale come festività qui nel grande nord.

Nel Nord Carelia, nella mia regione, i preparativi di Natale iniziano già ad ottobre. I supermercati si adornano di addobbi natalizi e cioccolata di tutti i tipi, quindi se pensavi di mangiare sano, scordatelo per almeno i prossimi 3 mesi. Nel mese di dicembre non c'è bambino, e perchè no anche adulto, che non apra il calendario di cioccolata (Fazer secondo me è la marca migliore del cioccolato finlandese). Tra i classici addobbi natalizi, ci sono i gnomi dal cappello rosso e la barba lunga. Le luci natalizie addobbano ogni casa rendendo l'ambiente e il periodo buio un pò più sopportabile e accogliente. I mercatini di natale offrono pietanze e prelibatezze che solo durante questo periodo dell'anno si possono degustare. Ci sono i "pikkujoulu", letteralmente il piccolo Natale, ovvero le festicciole organizzate o dai datori di lavoro, oppure tra amici e conoscenti, dove non mancano "glögi & piparikakkut". Il glögi è una bevanda a base di spezie servita calda, alcolica e non, invece i "piparikakkut" sono biscotti pan di zenzero. L'anno scorso me li hanno fatti provare con sopra spalmato il gorgonzola, sorprendentemente buoni.

Divertenti e facili da fare, avete mai provato a farli?

Ma come trascorrono i finlandesi il Natale?

Durante la mattina della vigilia di Natale, "Jouluaatto", è possibile parlare telefonicamente con Babbo Natale. Le chiamate sono trasmesse in televisione su Yle. La tradizione comunque vuole che la vigilia si festeggia con i familiari e il giorno di Natale si trascorre in tranquillità, facendo una visita al cimitero (da non immaginare come un luogo cupo ma come un'immenso giardino curato, pensato proprio per fornire pace e serenità non solo a chi giace sotto terra).

Cosa si mangia?

I Cibi di Natale – "Jouluateriat" – includono il porridge di riso, oppure risolatte, "Riisipuuro", il quale è un piatto tipico finlandese. Breve accenno a questa pietanza: poco meno di 100 anni fa la Finlandia era un paese povero e sia il latte che il riso erano merce di lusso e si mangiavano solamente il giorno di Natale.
Oggi questo piatto è diventato una vera e propria tradizione. Io lo preparo lasciandolo riposare per la notte nel camino e mi piace pensare che un piatto cosi´ semplice oltre ad essere l´icona per eccellenza dei cibi natalizi, sia anche un ricordo di una terra tanto umile e preziosa.

La tavola si apparecchia con tutti i cibi insieme: dall'antipasto al secondo piatto. Immancabile è il prosciuttone di Natale cotto al forno e spennellato con la senape, "sinapppihuntu", ovvero un velo di senape, che dà un tocco in più e rende croccante la crosticina del prosciutto. Per contorno si mangiano casseruole di carote, cavolo, navone, patate e fegato.

I dolci natalizi – "Jouluherkut"

Il dolce per eccellenza che a Natale a tavola non manca è il "Joulutorttu", da non confondere con il "Joulutonttu" (Joulutonttu" è l'elfo aiutante di Babbo Natale). Dolcetto di pasta sfoglia a forma di girandola con un cuore di marmellata (spesso di prugne o mele).

Il caro Babbo Natale finlandese

In finlandese Babbo Natale si chiama "Joulupukki", letteralmente la capra di Natale. Era un personaggio con sfumature alquanto oscure legate ad antiche credenze e riti, completamente diverso dal Babbo Natale odierno. A quanto pare i bambini, non meno di 100 anni fa, non erano molto contenti all'arrivo di Babbo Natale e scappavano in preda al panico per la paura che questa "capra di natale" trasmetteva. Si vestiva con pelliccie, indossava palchi e forse assomigliava più ad un mostro che ad un uomo gentile e sorridente. Con il tempo, il cristianesimo e la Coca Cola anche la figura di Babbo Natale in Finlandia cambiò, fino a diventare la figura iconica che noi tutti conosciamo, ovvero un uomo barbuto dalla pancia tonda, amato da tutti i bambini.

Buon Natale a tutti! Hyvää Joulua kaikille!

In finlandese Babbo Natale si traduce letteralmente in Capra di Natale.

La storia di Babbo Natale in Finlandia ha radici antiche nelle tradizioni pagane e si è evoluta nel corso dei secoli, incorporando influenze cristiane e diventando la figura iconica che è oggi.

Le origini di Joulupukki risalgono alle antiche tradizioni pagane finlandesi legate alla celebrazione del solstizio d'inverno. In queste festività, i finlandesi si vestivano con pelli di capra e svolgevano riti per augurare buona fortuna per l'anno a venire.

Il termine finlandese per Babbo Natale – Joulupukki – sembra avere connotazioni ad antiche tradizioni finlandesi legate al "nuuttipukki" e al "kekripukki".

Nell'antica Finlandia pagana, il nuuttipukki e il kekripukki erano persone che indossavano pelliccie e mettevano le corna in testa per assumere l'aspetto di una capra. L'abbigliamento includeva anche una maschera di corteccia e una pelliccia rovesciata. Il pukki girovagava durante il periodo del giorno di San Silvestro – Nuutipäivä (13 gennaio) – da una casa all'altra bevendo bevande alcoliche offerte. Poteva spaventare i bambini e talvolta era ubriaco. A volte il pukki distribuiva regali ai bambini buoni e castigava quelli cattivi con bastonate.

Con l'avvento del Cristianesimo la figura di Joulupukki è stata reinterpretata e associata alle celebrazioni natalizie cristiane. Le radici di Babbo Natale possono infatti risalire a figure come San Nicola, un vescovo cristiano del IV secolo noto per la sua generosità e la sua dedizione ai bambini.

Joulupukki diventa Babbo Natale: Nel corso del XIX secolo, l'immagine di Babbo Natale subì alcune modifiche significative e la figura del personaggio iniziò a essere rappresentata come un vecchio allegro, panciuto, con vestiti rossi e bianchi, ispirandosi anche a illustrazioni popolari e poesie come "A Visit from St. Nicholas" di Clement Clarke Moore. Un punto di svolta significativo nella rappresentazione di Babbo Natale è stato il contributo della Coca-Cola Company negli anni '30. La società ha commissionato al disegnatore Haddon Sundblom di creare una serie di illustrazioni natalizie per le loro campagne pubblicitarie. Queste immagini di Babbo Natale come un uomo allegro, con la barba bianca, vestito di rosso e bianco sono diventate l'icona del Natale

Babbo Natale e il suo villaggio

La Finlandia ha contribuito a consolidare la figura di Babbo Natale con l'apertura del "Villaggio di Babbo Natale" (Joulupukin Pajakylä) nella regione di Rovaniemi, in Lapponia, nel 1985. Questo villaggio è diventato un luogo turistico popolare e un centro dedicato a Babbo Natale, dove i visitatori possono incontrare Babbo Natale, consegnare le loro lettere e vivere l'atmosfera natalizia tutto l'anno. Quelli che in molti non sanno, è che Babbo Natale si può visitare anche qui nella nostra regione, nel villaggio in stile careliano. La partenza di Babbo Natale da Korvatunturi per arrivare fin qui avviene la vigilia e usa una slitta trainata ad renne, tra cui l'immancabile Petteri (Rudolph).